24/06/2019
IL CALDO ANOMALO DEGLI ULTIMI ANNI: LA SICCITÀ, GLI INCENDI E L'INSUFFICIENZA IDRICA
Il mondo intero sta vivendo ondate di caldo anomalo non solo nelle stagioni estive ma anche in periodi dell'anno non propriamente estivi. Ondate di calore e anomalie termiche sono il chiaro risultato di un repentino cambiamento climatico. Drammatico il numero in continua crescita di fiumi ormai prosciugati e delle vette non più innevate. In questo particolare periodo dell'anno, poi, a spaventare sono gli incendi sempre più numerosi che si sviluppano particolarmente delle regioni del Mediterraneo e che sono causati soprattutto da forti venti e siccità. Sempra il trailer di un film di fantascienza... ma non lo è.
Un problema che non riguarda solo l'Italia, purtroppo. Le ondate di calore stanno facendo segnare valori record anche alle stazioni meteorologiche del nord Europa con bollettini impressionanti: l'estate scorsa a Stoccolma e a Uppsala, in Svezia, il termometro ha toccato i 34 gradi. Superati i i 30 gradi anche in Norvegia e in Finlandia! Gli esperti spiegano che sono le correnti calde provenienti dal Nordafrica la causa dei queste anomalia estive.
In estate si aggiunge anche il problema dell'insufficienza idrica!
Cosa fare quando la nostra terra soffre? “Con gli effetti di cambiamenti climatici così impattanti diventa determinante avviare meccanismi immediati di prevenzione. I sistemi di prevenzione devono essere molto più marcati e anticipati: il fatto che già a inizio primavera si registrino incendi così violenti ci fa temere un’altra estate di fuoco per il patrimonio boschivo italiano” ha affermato Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia. “Dobbiamo arrivare a zero emissioni nette prima della metà del secolo, per far questo dobbiamo dare il via a un vero e proprio ‘Piano Marshall’ del clima. E ogni Governo deve fare la sua parte, insieme agli altri e non aspettando gli altri”.
Noi, nel nostro piccolo, diamo il nostro contributo combattendo lo spreco idrico con qualche piccolo accorgimento. Ecco alcuni consigli:
- applicate i “frangigetto” ai rubinetti e gli “erogatori a basso flusso” alle docce: consentono di risparmiare fino al 50% d’acqua. Si tratta di sistemi semplici ed economici. I riduttori si possono trovare anche nei supermercati, nelle catene di bricolage e ferramenta e montarli richiede pochissimo tempo;
- Vasca o doccia? Meglio la seconda! Fare il bagno può essere più piacevole e rilassante ma porta a consumare il triplo dell’acqua richiesta per una doccia;
- Lavate frutta e verdura in una bacinella. Lasciarle sotto l’acqua corrente è una cattiva abitudine. É sufficiente tenerle a bagno in una bacinella con un un cucchiaino di bicarbonato;
- I rubinetti non sempre sono vicini alle caldaie. Spesso bisogna far scorrere un po’ l'acqua prima che arrivi quella calda. Raccoglietela in un recipiente e utilizzatela per lavare i pavimenti;
- Innaffiate le piante nel loro momento migliore: la sera! Di pomeriggio la terra è calda e fa evaporare l’acqua che avete utilizzato e che, quindi, andrebbe sprecata;
- Lavatrice e lavastoviglie consumano tra gli 80 e i 100 litri di acqua ad ogni ciclo, indipendentemente dalla quantità di capi e stoviglie. Azionateli solo a carico pieno, diminuendo così la frequenza dei lavaggi, e nelle ore serali o notturne per avere un ulteriore risparmio di energia;
- Per tenere pulito il viale o il portico di casa, la canna dell'acqua è il sistema più sprecone. Basta un’accurata passata di scopa;
- Tenete sotto controllo il contatore dell’acqua! Se gira con i rubinetti chiusi significa che si sta verificando una perdita nell’impianto idrico. In questo caso meglio affidarsi alle mani di un tecnico esperto per riparare il guasto;
- Questa la sappiamo tutti ma in pochi la mettono in pratica: chiudere sempre l'acqua mentre laviamo i denti e le mani! Anche quando si fa la barba col rasoio a mano, il rubinetto andrebbe tenuto chiuso e sbloccato unicamente nei secondi in cui serve l’acqua;
- Ed eccoci arrivati al nemico numero uno: lo scarico del water! Oltre il 30 per cento dei consumi idrici domestici è imputabile allo sciacquone del water: ogni volta che si preme il pulsante vengono consumati 10 litri d’acqua. La soluzione? Ce ne sono due! La prima, più costosa, prevede l'installazione di un moderno sistema di scarico che eroga diverse quantità d’acqua a seconda delle esigenze. La seconda, più rudimentale ma comunque efficace, prevede l'inserimento nella cassetta del WC di un elemento che occupi spazio (ad esempio una bottiglia di acqua o un sasso), in modo da ridurre la quantità di acqua.
Proviamoci e restituiamo un po' di acqua alla Terra.
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